Isola di San Servolo. Trame veneziane, allegre monache e matti da legare
San Servolo è una piccola isola dell’arcipelago-Venezia. Periferica rispetto alle altre che attorno a Rivo Alto costituirono i due centri politico e mercantile della città, fu il primo eremo lagunare fondato da monaci benedettini e divenne un punto di riferimento dei duchi nelle lotte fra i poteri interni e internazionali. Nel periodo in cui il monastero passò all’ordine femminile fu al centro di scandali per il comportamento moralmente spregiudicato delle religiose. A periodi di abbandono si alternarono momenti di rivitalizzazione e di utilizzo dell’isola per ospitare prima le monache fuggite da Candia, poi per curare i soldati feriti. I Fatebenefratelli furono chiamati dalla Serenissima a dirigere l’Ospedale Militare che vi fu trasportato nel 1716 e che poi si trasformò in Manicomio. La grande storia della Repubblica si intrecciò alle vicende di questo lembo di terra restituito nel 2004 alla fruizione pubblica e ora sede della San Servolo-Servizi Metropolitani di Venezia e della Venice International University.
Altre informazioni →L’Italia delle serie tv
Un viaggio pop attraverso l’Italia, alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da sfondo alle serie tv più amate degli ultimi anni. Tra personaggi straordinari e storie quotidiane, esploriamo quartieri, palazzi, musei e angoli nascosti del nostro paese, con un occhio speciale per città come Milano, Roma e Napoli, sempre più protagoniste della serialità italiana. Ogni capitolo svela location iconiche e tesori nascosti che non sono semplici sfondi, ma parte integrante dei racconti. Pensato per gli appassionati di serie tv e per chi desidera scoprire l’Italia in modo nuovo, il libro offre curiosità e aneddoti su come i set televisivi contribuiscano a creare atmosfere uniche.
Perfetto per chi vuole visitare le città italiane con uno sguardo che intreccia finzione e realtà, arricchendo ogni viaggio con una prospettiva originale sui luoghi più suggestivi della nostra penisola. Un modo unico per riscoprire l’Italia anche per chi non ha mai visitato questi set, ma sogna di farlo.
Altre informazioni →Narraciones y representaciones de la mujer en la prensa contemporánea. Algunos casos en revistas españolas, hispanoamericanas e italianas
El volumen nace gracias al encuentro de ocho investigadoras españolas e italianas interesadas en el estudio del conjunto de referencias, noticias y productos culturales que confluyeron en la representación y percepción mediática de la mujer en la prensa desde la mitad del siglo XIX hasta la actualidad. En el panorama cultural contemporáneo, de hecho, la prensa se configura como el más poderoso instrumento de construcción ideológica y control de la información, reflejando la evolución del pensamiento en relación a una nueva definición del papel de la mujer en la sociedad.
Altre informazioni →Ceramica antica a Venezia. Produzioni e importazioni dall’XI al XVII secolo
Un itinerario attraverso le ceramiche conservate nei musei o nei depositi, provenienti da ritrovamenti a Venezia e in Laguna: reperti recuperati dall’acqua e dal fango, che offrono una panoramica della vita quotidiana e dei commerci della città del Leone, dalle origini a tutto il Seicento: anfore, vasellame d’importazione dall’area bizantina o islamica, ma anche dalle nostre regioni centro-meridionali, oltre alle copiose produzioni locali dal Medioevo all’epoca postrinascimentale, comprese le raffinate opere di grandi ceramisti, come Mastro Domenico. Un libro che si propone come un manuale per gli archeologi e per quanti studiano la materia, ma indirizzato anche agli appassionati e ai lettori semplicemente curiosi di sapere di più su oggetti spesso di aspetto familiare.
Altre informazioni →ANGOLATURE NOIR
Nell’ultimo secolo un genere letterario si è imposto nelle scritture e nelle letture di quasi tutto il mondo, provenendo dalla lingua inglese, allargandosi in Francia, in Italia e in Europa, risultando via via indispensabile a descrivere complessità e anfratti della vita relazionale in ogni sistema sociale. Mystery, hard-boiled, giallo, policier o polar, noir o nero o negro, kriminal, thriller, le denominazioni sono innumerevoli, talora con marchio di origine nazionale, talora espressione di un’evoluzione storica, talora segno distintivo di complicate classificazioni disciplinari, talora incerte e mescolate. Proprio romanzi di tal genere contribuiscono a mettere in discussione la stessa rigidità nelle separazioni interne alla letteratura di fiction, molto dipende da cosa cercano di trasmettere utilmente gli scrittori e da come cercano di trascorrere godibilmente il tempo i lettori. Nel volume proponiamo alcune “angolature noir”, con la prima parte si fa il punto su storia e geografia del genere letterario; nella seconda parte si prendono in esame una quindicina di grandi autori capaci di descrivere la realtà contemporanea e allargare i confini del genere. Prefazione di Massimo Carlotto.
Altre informazioni →MIYAZAKI HAYAO – Il maestro dell’anime
«Credo che apparteniamo entrambi alla stessa scuola; condividiamo lo stesso rigore e lo stesso gusto per le storie umane su grande scala. Tuttavia, provo un certo fastidio quando i critici accomunano i nostri lavori. Non si può sminuire l’importanza dell’opera di Miyazaki paragonandola alla mia»
Così diceva il grande Akira Kurosawa quando Miyazaki era ancora poco conosciuto fuori dal Giappone, prima che l’Orso d’Oro a Berlino, il Leone d’Oro a Venezia e gli Oscar lo consacrassero alla fama internazionale. Affascinato dall’Occidente e al tempo stesso radicato nella propria cultura, Miyazaki ci incanta con un magico gioco di specchi fra i due mondi.
Questo libro ne ripercorre la carriera dagli esordi alla maturità, in concomitanza con l’uscita in Italia del suo ultimo lavoro: Il ragazzo e l’airone.
Altre informazioni →Sette case sette storie
Le case sono luoghi dell’anima. Per realizzarle l’architetto ascolta le richieste dei suoi committenti, che condividono con lui sogni e dettagli intimi della propria vita. Ogni casa ha una storia da raccontare e in questo libro-intervista l’architetto veneto Filippo Caprioglio ne ripercorre sette. Attraversando un arco temporale che dal 2006 si spinge fino a immaginare il prossimo futuro, con due progetti in fase di realizzazione, il volume alterna il pensiero progettuale di Caprioglio a narrazioni personali. Dal “Casin” di uno storico palazzo veneziano a una casa “stellare” dedicata a un piccolo sognatore in Romania, da un castello contemporaneo a Cittadella a un’abitazione di lusso in Veneto, Sette case sette storie unisce i fili visibili e invisibili che guidano la progettazione di una casa.
Altre informazioni →La gestione responsabile dei rifiuti. Il cuore innovativo del Modello Priula Treviso
Perché determinati modelli di gestione dei rifiuti funzionano e altri invece no? Per rispondere a questa domanda l’autore scava nella profondità dell’esperienza di punta, a livello mondiale, nel riciclo e nella riduzione dei rifiuti da cui proviene, scoprendo che alla base del successo si trova un modello fondato su meccanismi, a volte inconsapevoli, di partecipazione delle persone: il Modello Responsabile. Ma come funziona? Quali sono le modalità di raccolta? La tassa rifiuti come deve cambiare? Un pensiero innovativo che mette insieme i concetti di antropologia e psicologia sociale con tecniche e organizzazione della governance e del servizio, e con sistemi innovativi e di frontiera nella gestione. Un pensiero che forma il lettore ad acquisire un approccio metodologico che possa generare soluzioni operative concrete, efficaci ed efficienti. L’ultraventennale “Modello Priula Treviso” non è una raccolta di teorie, ma un metodo che ha portato un territorio di oltre mezzo milione di abitanti di 49 Comuni a superare il 90% di raccolta differenziata della quale rimangono pochi chili di rifiuto per ogni abitante.
Altre informazioni →Women fighters – From the project: Invisible Body Disabilities
Women Fighters nasce dal progetto “Invisible Body Disabilities” della fotografa Chiara De Marchi, affetta da rettocolite ulcerosa, ed è dedicato a tutte le donne che ogni giorno lottano per superare barriere di ogni tipo, causate da disabilità spesso non visibili a occhio nudo. La pubblicazione vuole contribuire ad aiutare le donne, ma in generale ogni essere umano, ad accettare un corpo spesso fuori controllo, a non vergognarsi, abbattendo le barriere del pregiudizio, dell’incomprensione e della superficialità attraverso l’arte della fotografia. Invisible Body Disabilities coinvolge milioni di persone nel mondo che attraverso le pagine di questo libro potranno guardarsi con occhi diversi.
Altre informazioni →DIFENDERE INSIEME IL PATRIMONIO CULTURALE DELL’EUROPA – La Convenzione di Faro – Nuova edizione aggiornata
L’Italia è il primo grande Paese per numero di abitanti ad aver ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società. A due anni da questo avvenimento di rilevanza europea, il presente volume commenta la portata innovatrice di questo trattato internazionale, nonché le strategie elaborate per la sua implementazione, tracciando un bilancio del contesto italiano. Esperienze di attori impegnati sul campo e ricerche accademiche mettono inoltre in luce il variegato panorama in cui le comunità patrimoniali, come definite dallo stesso testo giuridico, sviluppano la propria azione di difesa, rigenerazione e trasmissione di un patrimonio spesso messo a rischio da politiche economiche e sociali nonché da fattori climatici, ambientali e demografici.
I contributi raccolti descrivono come intervengono associazioni e gruppi di cittadini nelle decisioni relative ai beni culturali e nella loro cura, gestione e valorizzazione, a fianco delle istituzioni pubbliche, in processi partecipati dal basso.
Compongono il volume testimonianze di rappresentanti istituzionali, nazionali e di altri Paesi europei, del mondo accademico e della ricerca, come di componenti della società civile impegnati nell’opera di tutela e valorizzazione del ricco patrimonio europeo nelle sue accezioni tanto materiali quanto intangibili.
LA NAVE DEI CONDANNATI E FOLLI DAVANTI AL PALAZZO DEI DOGI
Ormeggiata davanti al Palazzo dei Dogi, disegnata nelle piante, ritratta dai pittori nelle vedute del Bacino, una strana nave disalberata, coperta da un telone, si inseriva come una inquietante presenza nella quotidianità con il suo carico di condannati che vi dovevano trascorrere un periodo di addestramento. Non le serviva la vela perché le erano negati i lunghi viaggi. Doveva soltanto compiere brevi percorsi nei quali i prigionieri imparavano a remare prima del loro imbarco definitivo sulle galere dove avrebbero iniziato a scontare il tempo effettivo della pena.
Ma dall’inizio del ’700, alla ciurma dei galeotti sani e abili si aggiunsero anche dei pazzi furiosi e dei prigionieri ammalati. Le turbe della psiche e i mali del corpo cominciarono a contendere alla colpa quel vascello, tanto presente nelle immagini eppure così ignorato dalla trattatistica. Nel corso del secolo i casi aumentarono, costituendo la risposta improvvisata delle istituzioni all’insofferenza della città nei confronti della pazzia. Il rifiuto della devianza e della follia, che in altri Paesi aveva originato il grande internamento, a Venezia creò questo spazio ambiguo carico di antiche suggestioni che anticipò l’allontanamento e l’emarginazione totale nella dimensione insulare del Convento di Santo Spirito e dell’Ospedale Militare di San Servolo.
Comunicare ed edificare – Contro le verità errate
“La comunicazione pubblica per certi versi è una materia nuova, per altri versi antica. […] Capire cosa sia la comunicazione istituzionale non è cosa semplice, in quanto manca una sorta di verdetto definitorio, preferendo invece muovere dalla prassi, e nemmeno il legislatore, pur essendo intervenuto sul punto, ha fornito una definizione precisa; eppure, la vera innovazione oramai si effettua proprio con lo strumento comunicativo, e ciò si riflette anche sull’operato delle Pubbliche amministrazioni. […] Si avverte la specifica urgenza di indagare nuovamente le basi fondamentali del diritto, della cultura contemporanea e della filosofia morale, al fine di non percepire quel legittimo smarrimento che numerosi intellettuali denunciano da numerosi anni.”
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