Il bauletto turchese
La storia originale e significativa di una donna che attraversa quasi tutto il secolo scorso. La riscoperta da parte del nipote di un vecchio bauletto, zeppo di ricordi, stimola e affascina la scrittrice. Le vicende si snodano con la suspence di un thriller per la presenza del “corvo della morte” che funesta, con tanti lutti, la vita della protagonista la quale però non cede al destino e con una grande vitalità, una capacità tutta femminile di resistere, è capace sempre di ricominciare, aprirsi agli altri e alla vita. Una galleria di ritratti femminili si affollano intorno a lei, calamitati dal suo magnetismo, fino a consegnare le chiavi del futuro a una giovane donna. Sullo sfondo luoghi, ambienti e atmosfere ricchi di storia, di mitologia e di arte che, attraverso di lei, raccontano un pezzo di storia di tante donne tra due sponde del Mediterraneo.
Altre informazioni →La Tempesta. Lo Spirito dei Luoghi
Il viaggio è scoperta
che abbaglia la mente
con l’energia paziente
della meraviglia
che diventa sapere.
Altre informazioni →La consapevolezza dei diritti in carcere.
È, probabilmente, senza precedenti quanto l’Osservatorio Internazionale sulla Legalità di Trieste (OIsL) intende promuovere con questa singolare pubblicazione, il cui fine è quello di tentare di riportare l’attenzione delle istituzioni, della politica e dell’opinione pubblica, verso il significato che la pena detentiva debba avere nel nostro paese a mente delle finalità costituzionali previste dal nostro ordinamento giuridico, le quali sono un must per tutti i cittadini, nessuno escluso, a prescindere dallo status di ognuno, ancor di più, ove fosse investito di funzioni pubbliche. Le stesse, infatti, devono rappresentare un obiettivo di comunità, per quanto sempre in progress, nonché un monito per la loro natura non negoziabile. In particolare, questo lavoro si interroga, ponendosi la domanda se l’espiazione di una condanna detentiva o l’applicazione di una misura di custodia cautelare in carcere abbiano anche la funzione sociale di sensibilizzare la persona detenuta sul tema dei diritti umani, civili, politici e, per converso, se questo faccia “naturalmente” insorgere in capo al ristretto il dovere di essere a sua volta destinatario di un obbligo di responsabilità sociale e individuale che possa consentirgli di recuperare un senso di comunità di cui lui è, ma anche rimane, parte, consentendogli così di non sentirsene escluso.
Altre informazioni →Oltreoceano nr.23 / ESILI
Editorial: Silvana Serafin, Las formas del exilio - Franca Broccaioli Masiero, Quattro chiacchiere tra amici: Con- versando con Siegfried Gerhardt - Maria Luisa Daniele Toffanin, Esili virtuali. Anglophone Literatures and Ame- rica: Simone Francescato, Louis Bromfield, Age Anxiety, and the End of the American Expatriate - Bruna Bianchi, “La beffa della cittadinanza”. Grande Guerra e involuzione autoritaria degli stati negli scritti e nei discorsi pub- blici di Emma Goldman - Nicola Paladin, “Every time he comes in he robs me”: The Parasitic Chains of Israel Pot- ter’s Exile - Giacomo Traina, La crociata dei folli. Esilio e memoria in “War Years” di Viet Thanh Nguyen - Gregory Dowling, An Interview with the Poet V. Penelope Pelizzon about her Recent Book A Gaze Hound that Hunteth by the Eye. Francophone Literatures: Alessandra Ferraro, Antonio D’Alfonso, Dépaysé: l’exil linguistique des écriv- ains “italiques”. Antonio d’Alfonso en conversation avec Alessandra Ferraro - Liana Nissim, Aller d’exil en exil. La “grande errance” dans La plus secrète mémoire des hommes de Mohamed Mbougar Sarr - Petr Kyloušek,Les exils d’Émile Ollivier - Valeria Marino, Ryoko Sekiguchi: l’exil entre simultanéité et surimpression - Cettina Rizzo, Gabriel Mwènè Okoundji et la Mémoire tégué (Okondo -Ewo): la parole poétique face aux “vents de l’exil” - Neli Eiben, L’exil, une “deuxième chance” pour Felicia Mihali? Hispanophone Literatures and America: Emilia Perassi, Giorgina Levi in Bolivia (1939-1946). Mediazioni, interazioni ed emozioni di un esilio - Marisa Martínez Pérsico, Juan Rodolfo Wilcock, un caso de autoexilio lingüístico en dos tiempos - Sagrario del Río Zamudio, Análisis pragmático de Invisibles. Voces de un trozo invisible de este mundo de Juan Diego Botto - María Carmen Domínguez Gutiérrez, El viejo soldado de Héctor Tizón. La otredad como forma de encontrar la identidad - Susanna Regazzoni, Pérdidas y abandonos en Una casa lejos de casa. La escritura extranjera de Clara Obligado - Rocío Luque, Esilio e migrazioni nell’archivio dell’APCLAI.
Sherlock contro Dracula. Vampiri a Baker Street e altre storie holmesiane
Ecco la guida al Grande Gioco di Sherlock Holmes e ai misteri che Sir Arthur Conan Doyle non ha voluto raccontare, dall’incontro con Dracula al viaggio alla Mecca, passando per la vera storia del Nome della Rosa. Non tutto quello che c’è scritto è necessariamente vero, ma esiste un mondo in cui è successo nella realtà. Qui trovate tutte le prove.
Con interviste a Maurizio De Giovanni e a Ian Rankin.
Isola di San Servolo. Trame veneziane, allegre monache e matti da legare
San Servolo è una piccola isola dell’arcipelago-Venezia. Periferica rispetto alle altre che attorno a Rivo Alto costituirono i due centri politico e mercantile della città, fu il primo eremo lagunare fondato da monaci benedettini e divenne un punto di riferimento dei duchi nelle lotte fra i poteri interni e internazionali. Nel periodo in cui il monastero passò all’ordine femminile fu al centro di scandali per il comportamento moralmente spregiudicato delle religiose. A periodi di abbandono si alternarono momenti di rivitalizzazione e di utilizzo dell’isola per ospitare prima le monache fuggite da Candia, poi per curare i soldati feriti. I Fatebenefratelli furono chiamati dalla Serenissima a dirigere l’Ospedale Militare che vi fu trasportato nel 1716 e che poi si trasformò in Manicomio. La grande storia della Repubblica si intrecciò alle vicende di questo lembo di terra restituito nel 2004 alla fruizione pubblica e ora sede della San Servolo-Servizi Metropolitani di Venezia e della Venice International University.
Altre informazioni →Le cinque dame
L’incontro casuale a Venezia con una giovane donna vestita di bianco, una spirale di eventi che lo trascina al centro di intrighi e traffici illeciti, l’intreccio con ossessioni e nostalgie dalle quali non riesce a liberarsi: Enea è prigioniero di una verità che deve scoprire. Dalla Laguna a Istanbul, dal Marocco, alla Cambogia, dal Sudafrica, all’Amazzonia brasiliana, per finire a Vienna e al Cadore della valle del Boite sulle tracce di un traffico internazionale di Fentanyl, il potente oppioide sintetico che uccide. Per scoprire ciò che non avrebbe mai osato immaginare. Dopo Vinigo, la Scala del Tempo, la seconda tappa del viaggio di Enea Altoviti nel lato oscuro del Mondo di oggi, dove il passato non passa: mai.
Altre informazioni →SPIRALE SPEZZATA
Un’agenda trovata per caso su una panchina da Sofia si rivela piena di indizi che riguardano la sua famiglia. La sorella maggiore, Isabela, ragazza dal carattere problematico e dalle indubbie capacità extrasensoriali, si offre di interpretarli, coinvolgendo anche il fratello minore, Miguel. Quello che appariva un tranquillo nucleo familiare alto borghese svela aspetti oscuri e drammatici, in un crescendo di azione e presa di coscienza sospinto da un’onda di energia esoterica.
Altre informazioni →L’Italia delle serie tv
Un viaggio pop attraverso l’Italia, alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da sfondo alle serie tv più amate degli ultimi anni. Tra personaggi straordinari e storie quotidiane, esploriamo quartieri, palazzi, musei e angoli nascosti del nostro paese, con un occhio speciale per città come Milano, Roma e Napoli, sempre più protagoniste della serialità italiana. Ogni capitolo svela location iconiche e tesori nascosti che non sono semplici sfondi, ma parte integrante dei racconti. Pensato per gli appassionati di serie tv e per chi desidera scoprire l’Italia in modo nuovo, il libro offre curiosità e aneddoti su come i set televisivi contribuiscano a creare atmosfere uniche.
Perfetto per chi vuole visitare le città italiane con uno sguardo che intreccia finzione e realtà, arricchendo ogni viaggio con una prospettiva originale sui luoghi più suggestivi della nostra penisola. Un modo unico per riscoprire l’Italia anche per chi non ha mai visitato questi set, ma sogna di farlo.
Altre informazioni →Quei giorni in Provenza
È un road movie della memoria; un viaggio di padre, madre e figlio verso la Provenza nell’estate 2013, un percorso dei ricordi in cui i luoghi, gli episodi, i dettagli non sono semplicemente cose vissute, ma cose che restano, attimi condensati, piccole aguzze pietre miliari nella vita di una coppia e di una fami-glia, che sussistono solo se si è uniti dall’amore. La mèta è un luminoso Mezzogiorno di Francia dove fan-no capolino Cézanne, Petrarca, Picasso e Van Gogh. Esploriamo piccoli musei, ci sediamo in accoglienti bistrot, ci attardiamo in leggiadre boutique. Parrebbe quasi una spensierata “vacanza estetica”, ma sotto ai sandali che calpestano l’arena di Arles scricchiolano granelli di sabbia fatale.
(dalla prefazione di Monaldi & Sorti)
Altre informazioni →Fratelli sacri
A Talachia, idilliaco demos nella campagna ateniese, nasce Eudoro. Dopo un’infanzia in mezzo alla na- tura, inseparabile dal suo fratello di latte Mivros, la guerra e i saccheggi degli Spartani obbligano lui e la sua famiglia a un esodo in città, per trovare rifugio dentro le mura. È il tempo di Pericle, Atene è il centro dell’Ellade; nell’agorà le nuove generazioni crescono e si formano ascoltando Socrate, educandosi alla riflessione critica e al pensiero autonomo. Ma il primato della polis poggia su basi precarie, e la sua supremazia è destinata a tramontare. Un cancro interno la corrode, in un declino lento, ma inesorabile. Eudoro e Mivros crescono, si fanno uomini, sviluppano personalità opposte e complementari. Un ma- estro di retorica e un mercenario, potrebbero essere più differenti? Eppure, il destino si ostina a farli reincontrare, così come li unisce una donna, «la chioma corvina e gli occhi profondi del colore del mare». Un appassionante e sorprendente affresco dell’Atene di epoca classica, tra verità e sofismi, progresso culturale e corruzione, Eros e Thanatos.
Al passo del vento
Margherita è una giovane insegnante del sud che trova un impiego nella piccola scuola elementare di Sartirana Lomellina, nella più sperduta Pianura Padana. Sono pochi i suoi riferimenti qui: il barista, Giorgio, e il custode del castello, Francesco. Da un’altra parte, tra le coste e i boschi dell’isola d’Elba, vive Patrin, un gitano in fuga dalla Camargue, che sembra aver trovato qui il suo equilibrio. I suoi fratelli, tuttavia, ne sono alla ricerca, ma prima di raggiungerlo saranno costretti a fermarsi in Lomellina, dove si imbatteranno nelle vite di Margherita e Francesco. Lomellina, Elba e Camargue faranno da sfondo a un romanzo ricco di emozioni e colpi di scena.
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