ROSSO DI FIAMMA DANZANTE
Dopo l’abbandono da parte della moglie, Orazio si è ritrovato a crescere un figlio ora diventato un adolescente ribelle. I capelli rossi di Flora si confondono nella sua mente con le rose rosse che cerca di dipingere con scarsi risultati e lo spingono a iscriversi a un corso di tecniche di seduzione.
Altre informazioni →LUNGO LA VIA DEL FARO
“Lungo la via del faro è una storia semplice e lieve raccontata dall’autrice in modo coerente e lineare. La vicenda di Violet ha il pregio della leggerezza.
I sentimenti caratterizzano in modo significativo il romanzo. Tutto procede e si muove sulla linea delle emozioni, una direzione preziosa da mantenere”.
XXXIV Premio Calvino
Corsica. Terra tormentata e maledetta, ma allo stesso tempo seducente per Violet, giovane ragazza di provincia. Dopo essere approdata in luoghi dal
sapore autentico con William, Violet troverà il coraggio di salpare per la Corsica, alla ricerca del suo passato.
Sullo sfondo di un mondo contadino del Monferrato, si intrecciano con Violet le storie delle sue amiche d’infanzia, Allegra e Carlotta, e delle sue amate
nonne, Anna e Rita.
Tutto procede e
si muove sulla linea
delle emozioni,
una direzione preziosa
da mantenere
L’INCUBO DELLA FARFALLA
Il testo de L’incubo della farfalla prese forma nel lontano 1997, ma venne messo in musica da Franco Battiato solo nel 2013. Ora viene stampato per la prima volta nella sua interezza, in quattro parti interconnesse e dialoganti fra loro. Lo si potrebbe definire un’opera musicale in prosa e versi, e come tale andrebbe letta e immaginata: il racconto autobiografico di un corpo che prende coscienza di sé attraverso le illusioni e le contraddizioni dei tormentati anni della fine del secondo millennio, e, allo stesso tempo, l’autografia di un’anima che si prepara a ritornare al luogo che l’ha vista nascere. Un testo che si interroga sul venire al mondo, e sulla necessità di uscirne attraverso la fantasia poetica, per cercare quel filo rosso che, attraverso lo spazio e il tempo, ci lega alla radice di tutto quanto umano e divino. Un’opera di sintesi che non vuole spiegare nulla, ma mostrare alcune delle ombre che si celano dietro il suono delle parole, forme oscure che sfuggono alla luce della ragione.
Mentre osservavo la zuppa sobbollire, il mio telefono cellulare cominciò a squillare. Un numero italiano che cominciava con 095. Non conoscendo nessuno con quel prefisso, esitai un attimo prima di rispondere. E quando lo feci, all’altro capo una voce disse: «Sono Battiato, ti ricordi?»
(…)
Non lo avevo capito, allora, ma il suo era stato un congedo, perché quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo visti, in questa esistenza. Il ricordo di quello che mi disse non mi abbandonerà mai, come mai dimenticherò la sua generosità e il privilegio di essergli stato amico. Ci sono voluti altri cinque anni prima che mi decidessi a pubblicare il risultato di quel nostro incontro artistico, nella sua interezza, e così facendo mettere il punto a una storia che mi ha accompagnato per metà della mia vita.
Dalla postfazione: Battiato nel Regno del ritorno.
Altre informazioni →L’APPUNTAMENTO – Venezia, 19 marzo 1914
Se le nuvole che sarebbero arrivate a squassare la notte avessero
portato la loro pioggia alla luce del giorno, non ci sarebbe
stato un cielo da guardare e tutto questo, forse, non sarebbe mai accaduto.
A Venezia, invece, giovedì 19 marzo 1914 c’era il sole.
PASSAGGI DI PROPRIETÀ
Passaggi di proprietà, ovvero Storia di un quadro. Il tracciato narrativo del romanzo attraversa un ampio lasso cronologico, dalla genesi di un’opera pittorica, - un’Annunciazione eseguita nel primo Cinquecento da un artista della Maniera, - alle peregrinazioni del dipinto nel corso del tempo, per l’appunto i relativi passaggi di proprietà.
Le vicende pertengono a furti, recuperi, restauri, vendite. Ascese e cadute in disgrazia, affermazioni e contraddittorie negazioni delle stesse, ispirazione creativa e prosaica mercificazione, unità sociali al collasso e derive morali costituiscono il contesto nel quale operano i numerosi personaggi. Artisti, avventurieri, mecenati, collezionisti, restauratori e nuovi acquirenti sono i protagonisti degli episodi concatenati tra loro grazie a una prospettiva mutevole ma coerente per ironia e cinica irriverenza. Il principio di adesione al contesto storico, che va dal XVI secolo all’età contemporanea, fino a una distopica dimensione futura, costituisce il tenace legame di originalità del testo. Le variazioni del registro linguistico, che si adegua alle civiltà di riferimento, contribuiscono a rendere fluidi i paradigmi entro i quali catalogare l’opera. Convivono infatti i caratteri propri del romanzo storico, di formazione e introspettivo, coniugati con ritmi letterari più serrati e contemporanei.
VOLEVO SOLO ANDARE A CASA
Era da un po’ che Chloe, una sociologa ipocondriaca, non vedeva il Dottor Stran, un esperto angiologo a cui si era rivolta qualche anno prima per un piccolo intervento. A farle compagnia nella sala d’aspetto, oltre alla sua paura, un libro: La Favola di Amore e Psiche che in poco tempo diventerà una sorta di ponte virtuale tra i due protagonisti. La sociologa e il dottore, entrambi con una personalità ben delineata, entreranno in collisione dando inizio ad una partita dove ognuno di loro gioca le proprie carte per soddisfare le proprie esigenze: evitare un intervento per lei e, ovviamente, operare per lui. La bizzarra sociologa cerca di barare cercando di aprirsi un varco preferenziale nella vita privata del Dottor Stran che, a sua volta, risponde assecondando Chloe ma senza fare il suo gioco. Sarà proprio la Favola di Amore e Psiche a scoprire le carte della partita facendo riemergere, durante l’intervento, un amore che sembra non volersene andare, che nonostante il tempo, la distanza e la consapevolezza vuole continuare a vivere nel ricordo.
VITA CON GATTO
Vita con Gatto racconta i dialoghi di Domenico De Felice con il suo amato animale domestico. Domenico è un medico fuori dal comune, ribelle, bohémien, con un alto senso dell’impegno civile. Un carattere temerario, ombroso, sfuggente, buono e generoso che gli regala un fascino irresistibile d’altri tempi. Un guerrigliero che si cerca le battaglie più utili ai cittadini, ancor di più per quelli che diventano pazienti, loro malgrado. Attraverso la sua storia ed il suo esempio di impegno si racconta del lento e inesorabile disfacimento dell’opera italiana più importante: il Sistema Sanitario Nazionale. La guerra virale che ci ha colpito ha basi lontane, pur essendo il SSN giovanissimo avendo solo quarant’anni, perché nessuno ha difeso quest’opera immensa dalla speculazione dei privati e dall’immobilismo dei politici. Il libro spiega tutto quello che si sarebbe potuto evitare e quello che si sarebbe dovuto fare. Pagina dopo pagina, come degli spot, si scoprono vent’anni della vita e del pensiero di questo medico lungimirante spesso inascoltato. Per questo motivo il coprotagonista del libro è il suo Gatto, che ogni sera ascolta le parole del suo compagno di vita. Un dialogo fitto, diverso da quello che ha da dieci anni con i suoi lettori de ilfattoquotidiano.it, che gli permette di vivere il quotidiano con il suo gatto rosso Regù. Nome che non poteva essere più appropriato visto che in tibetano vuol dire “speranza” (con la esse minuscola). Quella speranza che non è ancora venuta a mancare. «Perché ci sono persone che non possono che essere fedeli a se stesse e non possono fare a meno di interpretare il proprio ruolo nel mondo fino alla fine. Qualunque cosa accada, fino alla fine».
L’argomento? Ovviamente la sanità, che ha riempito la sua vita, la salute dei cittadini e la difesa del Servizio Sanitario Nazionale da sprechi e incongruenze.
LETTERE E LETTURE
Ora esce il seguito di “Lettere e letture”, sarà autunno-inverno 2021 e il lungo discorrere di Tiberio e Stefania, tra divagazioni e riflessioni, ci consegna un granaio di poesia, letture e riletture, aneddoti. Una tessitura che è la loro ma ci comprende in tanti, ci chiama come una eco a rileggere il nostro autunno-inverno. Il loro linguaggio è colto, colloquiale, capace di registri e toni diversi, mai banale. Il loro viaggio epistolare è un lungo discorso, una tessitura di resoconti quotidiani, di ricordi, di vivide incursioni nella poesia, nel cinema, nell’arte.
Giulia Alberico (autrice de La Signora delle Fiandre, Piemme)
Questo libro fa riemergere dalle nebbie del tempo ricordi di pagine lette anni fa, dà una dolce spolverata alla memoria e ci pungola, ci stuzzica, ci invita a non accontentarci del qui e dell’ora come insegnano oggi i guru orientali della meditazione. Le lettere di Fusco e Sirtori dimostrano come senza “ieri” non può esserci l’oggi e neanche il domani. A ogni pagina si fa un incontro, ci si imbatte in un personaggio famoso che avevamo rinchiuso in qualche cassetto della nostra memoria e si fa conoscenza con uomini e donne normali che gli autori rendono eccezionali.
Lucia Esposito (Caporedattore Cultura del quotidiano “Libero”)
SE SEGNO… ABBIAMO VINTO?
Le Bomberine sono una squadra di calcio a 5 femminile di Padova, salita negli ultimi 10 anni agli onori della cronaca per la straordinaria visibilità sui social network.
Ma cosa si cela realmente dietro a tutto questo clamore mediatico?
“Nella partita più importante della loro storia le Bomberine non sanno se la palla in rete significherà vittoria o meno.
A loro, l’unica cosa che interessa è lo stare insieme”Adriano Galliani
GRAFFIO
Un’audace ricerca della felicità
Mariolina Venezia
A parte la bravura come immobiliarista, Nikla Poggiardo è odiosa nell’insofferenza verso i bambini, autolesionista nell’ingozzarsi fino al vomito, inadeguata nella scelta scellerata del compagno di vita, il plurimaritato notaio Cesare de Nistris, con il quale intrattiene rapporti intimi, dapprima incandescenti, poi via via sempre più degradanti. Vittima di un abuso che la lascia tramortita, fugge da Roma verso il Salento.
Ma anche qui, nella terra natia, i demoni che la perseguitano non le danno tregua.
Dopo svariate peripezie, sarà l’avventura con un uomo rozzo e volgare a segnare per Nikla un prima e un dopo, lasciandola alla deriva con un regalo avvelenato. Qualcosa di così inaspettato da costringerla a ribaltare, tra rabbia e sbalordimenti, l’intera sua esistenza.
PICIUL
Piciul racconta Napoli, che è fin troppo narrata, dal punto di vista di un gruppetto di ragazzini rumeni.
Fra i tanti migranti che abitano la città come fantasmi, africani, cinesi, ucraini, filippini, peruviani, pakistani, certo i rumeni sono i più segreti. Ed è scomodo guardare il dolore che non si sana, i pozzi che non hanno alcuna luce al fondo, praticare la letteratura che non consola. Eppure una pulizia e una purezza è sempre salva nei ragazzini di questo romanzo, nel loro desiderio di crescere e salvarsi, di essere felici, di non tradirsi quando sono stati già venduti dalla Storia.
È scomodo guardare il dolore che non si sana, i pozzi che non hanno alcuna luce al fondo.
TUTTO IL BUONO DELLA SOLITUDINE
Un libro che racconta storie di viaggio e di vita, di cadute e di risalite, passando attraverso nottate senza freni, cortocircuiti sentimentali, insofferenze e aspettative tradite, amici mai esistiti, terre di confine ed inverni artici, ricchezze di piombo e vite di gelo e ci consegna una forte convinzione: la fortuna, quella vera, le persone se la devono meritare. E se la devono costruire con le proprie mani e con il proprio sudore.