Il testo de L’incubo della farfalla prese forma nel lontano 1997, ma venne messo in musica da Franco Battiato solo nel 2013. Ora viene stampato per la prima volta nella sua interezza, in quattro parti interconnesse e dialoganti fra loro. Lo si potrebbe definire un’opera musicale in prosa e versi, e come tale andrebbe letta e immaginata: il racconto autobiografico di un corpo che prende coscienza di sé attraverso le illusioni e le contraddizioni dei tormentati anni della fine del secondo millennio, e, allo stesso tempo, l’autografia di un’anima che si prepara a ritornare al luogo che l’ha vista nascere. Un testo che si interroga sul venire al mondo, e sulla necessità di uscirne attraverso la fantasia poetica, per cercare quel filo rosso che, attraverso lo spazio e il tempo, ci lega alla radice di tutto quanto umano e divino. Un’opera di sintesi che non vuole spiegare nulla, ma mostrare alcune delle ombre che si celano dietro il suono delle parole, forme oscure che sfuggono alla luce della ragione.
Mentre osservavo la zuppa sobbollire, il mio telefono cellulare cominciò a squillare. Un numero italiano che cominciava con 095. Non conoscendo nessuno con quel prefisso, esitai un attimo prima di rispondere. E quando lo feci, all’altro capo una voce disse: «Sono Battiato, ti ricordi?»
(…)
Non lo avevo capito, allora, ma il suo era stato un congedo, perché quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo visti, in questa esistenza. Il ricordo di quello che mi disse non mi abbandonerà mai, come mai dimenticherò la sua generosità e il privilegio di essergli stato amico. Ci sono voluti altri cinque anni prima che mi decidessi a pubblicare il risultato di quel nostro incontro artistico, nella sua interezza, e così facendo mettere il punto a una storia che mi ha accompagnato per metà della mia vita.
Dalla postfazione: Battiato nel Regno del ritorno.
Francesco Ferracin nasce a Venezia nel 1973. Dopo una lunga collaborazione con riviste internazionali di moda e costume, fra le quali Uomo Vogue e Vogue Italia, fonda a Londra nel 2004 la compagnia di produzione cinematografica “Silk and Steel Productions”. Il suo debutto letterario avviene nel 2008, con il romanzo hard-boiled Una vasca di troppo (Fanucci). Nel 2009 comincia la sua collaborazione con Franco Battiato con il quale ha co-sceneggiato il film Handel e portato in scena il melologo L’incubo della farfalla, liberamente tratto dal suo omonimo poema. Per Linea Edizioni ha scritto i romanzi Technoshock (2018) e Venezia Sunrise (2019). Nel 2020, uscito sulla piattaforma Audible, l’audio-sceneggiato Paganini, scritto a quattro mani con Matteo Strukul. Fra i suoi lavori saggistici, Storie segrete della storia di Venezia (Newton Compton, 2017). Francesco vive fra Berlino e Venezia e si dedica allo sviluppo e alla scrittura di romanzi, film, serie televisive, opere teatrali, videogame e progetti trans-mediali.