Volevo solo andare a casa
Era da un po’ che Chloe, una sociologa ipocondriaca, non vedeva il Dottor Stran, un esperto angiologo a cui si era rivolta qualche anno prima per un piccolo intervento. A farle compagnia nella sala d’aspetto, oltre alla sua paura, un libro: La Favola di Amore e Psiche che in poco tempo diventerà una sorta di ponte virtuale tra i due protagonisti. La sociologa e il dottore, entrambi con una personalità ben delineata, entreranno in collisione dando inizio ad una partita dove ognuno di loro gioca le proprie carte per soddisfare le proprie esigenze: evitare un intervento per lei e, ovviamente, operare per lui. La bizzarra sociologa cerca di barare cercando di aprirsi un varco preferenziale nella vita privata del Dottor Stran che, a sua volta, risponde assecondando Chloe ma senza fare il suo gioco. Sarà proprio la Favola di Amore e Psiche a scoprire le carte della partita facendo riemergere, durante l’intervento, un amore che sembra non volersene andare, che nonostante il tempo, la distanza e la consapevolezza vuole continuare a vivere nel ricordo.
Federica Nardon è nata e vive a Venezia. Il suo percorso di studi ha caratterizzato quasi tutte le sue scelte di vita. Il liceo classico è ancora fonte di forte stimolo e soprattutto di riflessione. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’Foscari ha lavorato come assistente di volo, lavoro che le ha permesso di vivere in perenne fuga e di capire che aveva bisogno di un “dove”. Ha così aperto due Concept Store a Venezia dove il Concept era il desiderio. Attualmente è un’accompagnatrice turistica e un’insegnante di lingua e cultura inglese e spagnola. A dicembre 2016 è uscito il suo primo romanzo Binario 6 pubblicato da Linea edizioni, sempre con la stessa casa editrice a maggio 2018 il suo secondo romanzo Lo scricchiolio del legno e a novembre 2019 Il vuoto dell’uovo. Scrive quando la realtà che sta vivendo non le basta più o semplicemente quando ha bisogno di tuffarsi nel suo inconscio e nuotarci dentro per un po’