CALLE DEL VENTO
Un timido raggio di sole fa vibrare l’acqua dei canali e Venezia si sveglia.
Giulia cerca la sua migliore amica, scomparsa misteriosamente tra le calli della città più bella del mondo. Dove è finita Pea?
La storia di un’amicizia dove le anime si toccano oltre lo spazio e il tempo.
“Penso a chi si ritroverà tra le mani queste pagine. Cosa capirà di noi? Scrivere parole è come scrivere note. Alla fine si compone un’armonia di suoni ed emozioni forse per dare un senso a questa nostra vita, spesso arrangiata, imprevista e imprevedibile. (...)
Che storia è questa? La storia di un’amicizia che s’arrotola felice, nei giorni che furono e che saranno.
Amicizia, la nostra, che corteggia affetto e sogna sogni, noi, che la vita ce la siamo sempre inventata.
Amico è una parola grande. Troppo facile abusarne.
A un amico non serve spiegare. Capisce lo sguardo. Afferra l’anima. Non fanno danni certi silenzi.
Ma abbiamo veramente tutti l’anima che crediamo di avere? E abbiamo tutti un amico da amare e proteggere o rimpiangere?
Non vi è felicità per me dove tu non sei”.
LO SCRICCHIOLIO DEL LEGNO
[LINEA edizioni]
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Prezzo: ISBN: Collana: Editore: Uscita:
LO SCRICCHIOLIO DEL LEGNO FEDERICA NARDON
14,5x20,5 cm
228+copertina
Italiano
Brossura
15,00 Euro 978-88-996445-0-5 LINEA narrativa LINEA edizioni Giugno 2018
Li avevamo lasciati al Binario 6 quei due, Alice e Leo incarnati nella figura di un iPhone che cercava di comunicare con un BlackBerry, e li ritroviamo in piena guerra tra sistemi operativi (Ios vs Android) in questo romanzo che non mira solo a essere il prosieguo ma anche una spensierata testimonianza di cosa accade a tutte quelle donne che non si arrendono all’idea che l’amore possa ridursi a quel che Alice chiama I.S.B. “io sto bene”. E Alice è proprio una di quelle donne in perenne ricerca di quell’emozione che ti “sfracassa” tutto dentro, che non riesce a tollerare che il ritmo delle sue emozioni possa essere scandito da timidi tic-tac, accettabili boom-boom, lei vuole sentire la batteria interna che la tiene in vita fare sbang-sbang. Perché quando due persone che si amano arrivano a sentirsi come “due lampadine fulminate rimaste in cortocircuito da allora” non possono far altro che cercarsi e muovendosi l’uno verso l’altra succede che l’Universo pensi a tutto il resto. Ecco che le donne del passato: Arianna, Penelope e Calipso perdono il loro senso mitologico diventando vita vera, ecco che le riflessioni diventano deliri divertentissimi, ecco che il crack che a volte l’amore ti fa sentire può essere curato dall’affetto delle amiche tutte pronte a salire a bordo di una MINI per compiere una marachella da ricordare per sempre, ecco l’amico gay che diventa il pr per eccellenza dei nuovi incontri, fino a spingerla a comperare un volo aereo. Una cosa è certa: lei il bagaglio l’ha riempito utilizzando un sistema infallibile perché, si sa, Cupido è sempre ubriaco quando scaglia la freccia e se Leo ha il cuore bloccato c’è solo una cosa da fare: RICHIEDERE IL CODICE PUK! Riuscirà Alice a inserire il puk o sarà, invece, un “probimpabile” Luca a sbloccare il cuore di Alice?
UN UOMO IN PARTENZA
Gianluca Niero conosce cinque lingue e porta o ha portato in giro per Italia, Europa e persino sulla mitica Transiberiana, italiani, inglesi, francesi, tedeschi, russi. Da questa esperienza nasce il libro. Di capitolo in capitolo si snodano ricordi e aneddoti narrati in maniera brillante, ironica, divertente, legati alle peculiarità nazionali e tipologie dei viaggiatori e dei luoghi e a quello che può capitare durante un tour, dai flirt ai piccoli in- cidenti. Senza dimenticare alcuni consigli sia per i turisti, sia per quei giovani che volessero intraprendere questa professione fatta di passione e responsabilità e non solo per realizzare il sogno di andare a spasso, pranzare nei ristoranti, dormire negli alberghi e per giunta essere pagati.
“[...] anche l’esperienza turistica più prevedibile e standardizzata si rivela un contenitore di storie, molte delle quali aspettano solo di essere raccontate. Questo perché anche il turismo industriale è opera di donne e uomini come noi e quindi inevitabilmente sempre diverso, impreve- dibile. [...] il passare del tempo cambia continuamente la prospettiva. Cambiano le generazioni di turisti, cambiano i luoghi coi loro abitanti, e anche quando si cerca di riproporre lo stesso gioco questo risulta poi inevitabilmente diverso.
Sono solo alcune delle possibili chiavi di lettura di questo libro così particolare; le altre le scoprirete leggendolo. Buon viaggio!”
Dalla prefazione di Claudio Visentin
NELLA TANA DEL LUPO
Le elezioni comunali si avvicinano, una ragazza brillante e motivata corre per un seggio aiutata da un uomo di provata esperienza che, affascinato, non riuscirà però a tenere separato l’ambito professionale da quello privato, in un susseguirsi di vicende esilaranti o cupe che intrecceranno la storia passata e presente, dipingendo uno spaccato quanto mai attuale della nostra società.
IL POSTO DELLE FRAGOLE VERDI
“Silente, ma onnipresente la poesia è il ‘pane’ della nostra vita: come dire s’impasta al nostro quotidiano per farne parte.
Wanda Tramezzo, con coraggiosa presa di coscienza, fa della sua vita un proprio linguaggio e si mette in gioco, permettendole uno sbocco verso il mondo e donando agli altri l’ebbrezza di parole impastate ai sentimenti.
Versi brevi, brucianti ritratti di sentimenti, sensazioni, realtà, col piacere dell’esploratore che scopre mondi sconosciuti, ma dei quali ha la con- sapevolezza di conservare un’atavica memoria.
Le sue poesie, musicali e immediate, dense di pennellate brucianti, costituiscono un tessuto variegato e iridescente di moti dell’anima che ispirano in noi frammenti di specchio in cui riconoscerci.
L’esperienza di Wanda può essere paradigmatica: insegnarci a seguire il cammino tracciato da cuore e parole, fervidamente intrecciati, sia come lettori, non facciamoci mai mancare la luce della poesia, sia come proiettivi felici e proiettati interpreti dei moti delle emozioni. Nostre. Altrui”. Maria Rita Parsi
RACCONTI D’ARTE E DI VITA
Il libro è composto da una raccolta di testi narrativi ed espositivo-argomentativi.
I primi cinque sono dedicati ad artisti che l’autore, appassionato d’arte del Novecento e contemporanea, ha conosciuto e apprezzato. Gli altri cinque affrontano alcuni aspetti importanti della nostra vita, come il periodo dell’adolescenza, l’amore, l’attività sportiva, il rap- porto tra sapere e saper fare, la spiritualità.
I due gruppi di testi sono solo apparentemente eterogenei: in realtà nei racconti d’arte si affrontano anche temi legati alla vita e in quelli di vita si trattano anche argomenti connessi all’arte.
È AUTENTICO CIOCCOLATO
Mi piace mangiare. Amo il Buon cibo, quello sano, inalterato e poco lavorato; quello che riconosco. E ne scrivo, raccontando la verità senza nascondermi dietro il velo del compromesso.
Il cioccolato buono per me è stato una rivelazione. Si sa talmente poco del cioccolato, un autentico sconosciuto.
La cultura corrente sul prodotto ci parla di tutt’altro: di percentuali di cacao contenute, di abbinamenti, di guarnizioni, d’impieghi in cuci- na, di calorie. E, in generale, si racconta del prodotto finito che noi compriamo dal tabacchino, al panificio, al supermercato. Tanti, troppi sono i nomi dei prodotti, spesso somiglianti fra loro, musicali, evocativi, soprattutto di tendenza.
Manca “la cassetta degli attrezzi”, quell’insieme di strumenti necessari a riconoscere il cioccolato realmente buono e sano, per decodifi- carne le caratteristiche, per sapere quanto possiamo mangiarne con buona pace della linea e godimento delle papille.
Io vivo convinta che sono quello che mangio e, per scelta, mangio solo quello che conosco. Approfondire la relazione con il cibo mi ap- partiene e mi piace conoscerne la provenienza, sentirne la storia.
Questo libro è un viaggio descritto e dipinto attorno a un affascinante alimento. La meta del viaggio è poter affermare con serenità che questo “È autentico cioccolato”!
UNA SAGA VENETA
Da conversazioni con anziani parenti negli anni Ottanta del secolo scorso è nato lo spunto per una storia romanzata che corre lungo tutta la prima metà di quel secolo in cui vengono presentati i fatti di una famiglia della campagna veneta nel suo complesso e altri riguardanti i singoli individui, intrecciantisi tra loro e incastonati nella storia del nostro Paese.
Vi si trovano immagini di vita quotidiana in quell’ambiente, quadri rurali, usi costumi tradizioni, ricorrenze, curiosità. Vita spicciola, coi suoi pochi momenti felici, godutissimi, inseriti in una quotidianità gravosa, ma spesso vissuta con una accettazione ai limiti del fatalismo – specie nei giovani – inconcepibile solo pochi decenni dopo.
E poi amori e non amori a vario esito, talvolta conclusisi con matrimoni desiderati, ma anche da connubi non voluti oppure addirittura imposti dalla morale corrente in quanto riparatori di ‘peccati’ responsabili di innocenti cicogne.
Si vive la pace e si vive la guerra nel periodo di due conflitti mondiali – con in mezzo una campagna coloniale – che influiranno significativamente sull’esistenza della famiglia.
IL BENEFICIO DEL DUBBIO
Dov’è finita Susy, la ragazza con la chitarra della foto sul giornale?
La scomparsa della studentessa è oggetto della nuova indagine dell’ispettore Fossa, che andrà dall’università di Venezia a una base militare aeronautica, fino a Firenze, avvalendosi della collaborazione di un investigatore alle prese con i delitti del “mostro”.
Siamo nel 1986, le settimane dopo la paura radioattiva di Chernobyl, in un paese alla ribalta sportiva per via del rugby, con un preside nuovo, vecchi politici in ascesa, misteriosi episodi di animali crudelmente uccisi.
Come nel precedente caso dell’allenatore assassinato i dubbi dell’ispettore Fossa s’incroceranno con l’intraprendente giornalista Cateri- na, passata, nel frattempo, nel magico mondo delle televisioni private.
LA QUADRATURA DEL CERCHIO
Il senso di colpa, nella propria coscienza, è una qualità della psiche che spesso include la consapevolezza.
Si presenta come una delle reazioni più arcaiche e radicate della nostra mente e spesso si maschera dietro le forme più diverse arrivando a turbare le azioni più semplici e talvolta la vita.
Quando questo sentimento è eccessivo costituisce un blocco molto doloroso.
Il tentativo di non perdersi nell’immagine di se stessi è faticoso e incide sulla percezione della propria identità. Nel romanzo, caratteriz- zato da una forte tensione e suspense, il protagonista lotta contro gli spettri della sua coscienza, cercando di incanalare quello che resta della propria vita in una banale e salvifica normalità.
A tale protagonista, volutamente, non viene dato un nome, perché ognuno possa dare il nome che desidera o immedesimarsi.
E se invece la storia fosse vera?
Segnalato al Premio Grado Giallo 2017 Segnalato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017
COMPLIMENTI, OTTIMO DISCORSO!
Se cerchi frasi come “siate divertenti, fate delle pause, curate il contenuto” non è questo il libro adatto a te.
Qui si parla di 27 anni di esperienza, successi, figuracce e di un metodo sorprendentemente efficace sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni.
Sviluppa in modo pratico aspetti e sfumature inaspettate per prepararsi e parlare in pubblico, ma non solo.
Un libro di suggerimenti fondamentali.