BELLO-BRUTTO / MI PIACE-NON MI PIACE | NON DISPONIBILE
I libri del Renier, il nobile veneziano errante, sono sempre di piacevole lettura e ricchi di spunti interessanti e curiosi, in questo caso anche di pratici suggerimenti dovuti alla sua lunga e vasta esperienza.
TENTATIVO DI FUGA
Ventuno racconti brevi preceduti e introdotti, non a caso, da un prologo in cui vi sono due personaggi legati dallo stesso destino: trascorrere assieme alcuni anni in regime di privazione della libertà fisica.
I protagonisti dei racconti successivi sono alla ricerca di una via di fuga, frequente è il desiderio di una nuova vita, di una voglia di riscatto, di libera- zione da una solitudine, da un grigio conformismo, da una situazione problematica, a volte oppressiva e alienante: spesso con una scomparsa o con una ricomparsa sfidando anche i confini del reale. Il messaggio che traspare è la necessità di adattarsi a un ambiente ostico cercando di trovare un significato al di là dell’esistenza fisica. Per qualcuno arriva una sorta di giustizia inaspettata, una tragica fatalità che non lascia scampo.
ANTONOV 24
La bufera di neve non accenna a placarsi, nel turboelica fermo sulla pista del “Valerio Catullo” di Verona prendono posto 49 persone. Gli italiani sono 31, tutti piccoli imprenditori, commercialisti e uomini d’affari diretti a Timosoara e Bucarest, città chiave di un paese in cui stanno esplodendo poten- zialità economiche enormi, da poco sbloccate dalla caduta del regime comunista di Nicolae Ceausescu. È la sera del 13 dicembre 1995, Santa Lucia. Il comandante dell’aereo ha fretta di ritornare in Romania ma l’Antonov 24, costruito in Ucraina nel 1967, è in sovraccarico. I funzionari dell’aeroporto non si accorgono o non se ne curano, lo lasciano partire con le ali ghiacciate. Non è un decollo ma un salto sbilenco. L’Antonov si alza per meno di cento metri, vira e precipita in un pescheto poco dopo la fine della pista. Nessuno si salva. I processi penali si chiudono nel 2003 con condanne pesanti. Non così quelli civili, molti risarcimenti ad oggi non sono ancora stati pagati.
In questa ricostruzione giornalistica parlano magistrati, imputati, economisti e i congiunti di chi ha perso la vita. Parla, infine, la mancanza di segni a ricordo della tragedia.
TALI NOHKATI
All’inizio, non c’era nulla. La Luna e il Coiote, forze del Cielo e della Terra, si annoiavano. Si associarono per creare l’uomo. Il destino di Tali Nohkati, colui che cammina su due piedi, si confonde con quello dell’umanità. È l’inizio di una formidabile avventura per unire le civiltà e proteggere gli uomini. Questo racconto iniziatico ci conduce direttamente al centro della creazione accanto a personaggi valorosi e in compagnia di animali indimenticabili.
Padroneggiando la scrittura con uno stile notevole, Koza Belleli fa di questa epopea mozzafiato un omaggio alla fauna e alla flora e un vero e proprio invito a viaggiare.
COME AI NOSTRI DEBITORI / NON DISPONIBILE
Cos’è accaduto alla festa del decennale della radio fondata dai compagni di scuola?
Chi c’è dietro il feroce pestaggio di un omosessuale?
Chi sta ricattando l’astro nascente della DC veneta, in procinto di diventare Ministro?
A inizio estate 1989 la cortina di ferro dà segni di cedimento e a Venezia stanno per arrivare per il concerto del secolo i Pink Floyd.
Nella sonnolenta città vicina il commissario Alberto Fossa, affiancato da un intraprendente ex infiltrato tra gli ultras, deve rimestare in acque assai torbide, tra luoghi malfamati, eversione nera, zone grigie delle forze dell’ordine, presunti emulatori di un sanguinario passato.
Le sue indagini incroceranno ancora la giornalista televisiva Caterina che in quella classe, e in quella radio, dieci anni prima c’era finita per caso...
UNA DI SETTE
Sono tutte donne vere, che ho incontrato realmente, proprio nelle circostanze che ho raccontato. Così come sono vere le vicende narrate, purtroppo. Le vite di queste donne, provenienti dalle più disparate e disperate parti del mondo e della Storia, sono tutte segnate da separazioni, sradicamenti, tragedie, infinite attese e solitudini, ma questo non le priva certo di senso, concretezza e bellezza. Un impasto di destini, insomma, dove il coraggio di ognuna, come una specie di lievito, preme e fermenta, dissolvendo le vicende individuali in una rappresentazione collettiva. Coraggio e cuore, natu- ralmente, perché senza il cuore, anche il coraggio vale meno di niente. Così, da semplici oggetti di un mondo esteriore che le plasma, le definisce o le distrugge, le mie donne diventano soggetti di un mondo interiore che ferocemente affermano, difendono e rinegoziano, giorno per giorno.
È l’eterna lotta di ogni essere umano per una vita migliore. Qualche volta per una vita e basta.
UNA BAMBINA La sua guerra / NON DISPONIBILE
Maria Luisa Semi, una bambina molto amata dai suoi genitori, figlia unica fino ai sette anni, ha vissuto l’infanzia coccolata, ma nello stesso tempo considerata “una persona” capace di pensare, ragionare e prendere coscienza di quanto, in anni difficili, accadeva; gli avve- nimenti che fossero familiari o estranei sono sempre stati da lei vissuti con partecipazione e in prima persona. Mai infatti le è stato detto o fatto capire che non fosse all’altezza, quanto in realtà non capiva era dovuto soltanto alla sua tenera età e non alla considerazione da parte degli adulti. Per questa sua attenta partecipazione, per il suo sentirsi bambina, ma non piccola del tutto, ha potuto, grazie anche alla sua fortunata memoria, rivivere, più che ricordare, eventi che sembrano, e che sono, lontani nel tempo, ma per lei di costante attualità.
UNA RAGAZZA… I SUOI ANNI SESSANTA / NON DISPONIBILE
Il 2018 ha celebrato il cinquantesimo di quell’anno unico che fu il 1968, ricordando e valorizzando di conseguenza gli anni Sessanta, decennio che ha segnato il mondo con i grandi cambiamenti sociali, politici, musicali che hanno mostrato ai giovani di allora una strada nuova, influenzandone le scelte future, la visione del mondo, le relazioni interpersonali, la figura della donna, quest’ultima, protagonista dell’inarrestabile vento dell’emancipazione.
E oggi cosa pensano i giovani di allora? Quali successi duraturi ha portato il famoso decennio e quali effimeri?
ADULTERIO E IGNOMINIA / NON DISPONIBILE
Due amici, due personalità differenti, eppure da sempre uniti.
Una relazione adultera che va a ricoprire uno spazio di progettualità e condivisone paritario a quello coniugale, l’intensità e l’intimità crescente che acuisce nella persona tradita il dolore e la frustrazione di sentirsi escluso, irrimediabilmente, da una dimensione che rite- neva propria.
Le certezze che si sgretolano nel vortice di rapporti umani che si intrecciano, confondono, dissimulano.
Il protagonista, ossessionato da se stesso, non si rassegna e, all’interno delle fredde mura di una cella, cerca di trovare una giustifica- zione, la giustificazione...
INTERLOQUI CON L’ANIMA
Helena è la figlia del facoltoso Herr Hauptmann, gerarca del Terzo Reich nella Berlino degli anni Trenta.
Sogna l’amore e la felicità e non immagina ancora che l’unione con Friedrich sarà solo l’inizio di un percorso di vita travagliato e sofferto che la porterà a scoprire un universo sconosciuto e affascinante, abitato da persone molto diverse da lei, come Janek, ebreo omosessuale di origine polacca.
Il romanzo conduce in un labirinto di passioni, avventure, cospirazioni e segreti che s’intrecciano sullo sfondo dell’inferno della Seconda guerra mondiale.
Solo la forza dell’amore e del coraggio faranno intravedere la luce dopo un lungo cammino di oscurità.
TECHNOSHOCK
Technoshock è la cronaca impietosa di un piovoso fine settimana di gennaio.
Mentre Venezia si prepara a rivivere l’incubo dell’acqua alta del ’66, e il Veneto Orientale a fronteggiare gli annunciati frutti del dissesto idrogeologico del suo territorio, a Mestre si intrecciano cinque storie di sangue, tutte frutto delle perverse dinamiche sociali dei giorni nostri: il professore di liceo che si rende conto che tutto il suo sapere non lo salverà dal fantasma che lo perseguita dagli anni della sua giovinezza; l’amicizia pericolosa fra due adolescenti e la loro incapacità di distinguere il mondo reale da quello virtuale; l’irreprensibile padre di famiglia che scopre che la figlia non è poi tanto diversa dai ragazzini che adesca nelle chat; le disavventure di un imprenditore devoto al porno, e il tentativo di fuga delle sue amanti bambine; e l’impossibile redenzione di un criminale ucraino, prigioniero dal ruolo che la Storia gli ha assegnato.
Riuscirà l’acqua torbida della laguna a spazzare finalmente via la maschera che nasconde il vero volto della nostra società?
La scrittura di Francesco Ferracin è adrenalina allo stato puro. Un thriller letterario che unisce azione al cardiopalma e denuncia sociale. Stile incendiario e complessità di trama rendono questa storia semplicemente imperdibile. Da leggere.
MATTEO STRUKUL
FIGLIO DI NESSUNO – Dalla ruota alle rive del Piave
È il 1868. Un neonato viene depositato alla ruota della Pietà di Venezia, accompagnato da un biglietto manoscritto come segnale di riconoscimento.
Angelo – questo, il nome che gli verrà assegnato – sarà dato in affidamento a una famiglia contadina di Noventa di Piave, dove crescerà senza evidenti problemi, ma con il marchio interiore di “figlio di nessuno”. Divenuto adulto, si metterà sulle tracce della madre e saprà che anche lei lo ha cercato. Nel frattempo, la sua vita procede felicemente: Angelo sembra baciato dalla fortuna e riesce ad avviare un’attività propria, prima che la Grande Guerra sconvolga l’esistenza tranquilla della sua famiglia. Al termine del conflitto, ormai cinquantenne, Angelo riprenderà a interrogarsi: resterà per sempre “figlio di nessuno”?