
Calle del vento
Un timido raggio di sole fa vibrare l’acqua dei canali e Venezia si sveglia.
Giulia cerca la sua migliore amica, scomparsa misteriosamente tra le calli della città più bella del mondo. Dove è finita Pea?
La storia di un’amicizia dove le anime si toccano oltre lo spazio e il tempo.
“Penso a chi si ritroverà tra le mani queste pagine. Cosa capirà di noi? Scrivere parole è come scrivere note. Alla fine si compone un’armonia di suoni ed emozioni forse per dare un senso a questa nostra vita, spesso arrangiata, imprevista e imprevedibile. (...)
Che storia è questa? La storia di un’amicizia che s’arrotola felice, nei giorni che furono e che saranno.
Amicizia, la nostra, che corteggia affetto e sogna sogni, noi, che la vita ce la siamo sempre inventata.
Amico è una parola grande. Troppo facile abusarne.
A un amico non serve spiegare. Capisce lo sguardo. Afferra l’anima. Non fanno danni certi silenzi.
Ma abbiamo veramente tutti l’anima che crediamo di avere? E abbiamo tutti un amico da amare e proteggere o rimpiangere?
Non vi è felicità per me dove tu non sei”.
Monica Bianchetti è nata a Vicenza dove tutt’ora vive.
Ha pubblicato nel 2005 il romanzo La bambina di Venezia ed è seconda classificata al premio Adolfo Giuriato di Vicenza con il racconto La bicicletta.
Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Il cielo sopra l’albero e sempre nel 2006 è finalista (tra i primi dieci su oltre 1700) al II° Festival delle lettere di Milano con il racconto Il mare in una lacrima. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di racconti Le curve delle parole e nello stesso anno è finalista al concorso di poesia Un fiore di parola con la poesia Ragazza di Lisbona. Nel 2008 esce con il suo libro Il sapore della neve.
Ha collaborato inoltre con l’autore Alberto Di Gilio al libro Asiago 1915-18. La porta della pianura e Altopiani 1915-18. I guardiani di pietra.
Nel 2016 esce il suo romanzo Il cuore appeso (Linea Edizioni).