Il 2018 ha celebrato il cinquantesimo di quell’anno unico che fu il 1968, ricordando e valorizzando di conseguenza gli anni Sessanta, decennio che ha segnato il mondo con i grandi cambiamenti sociali, politici, musicali che hanno mostrato ai giovani di allora una strada nuova, influenzandone le scelte future, la visione del mondo, le relazioni interpersonali, la figura della donna, quest’ultima, protagonista dell’inarrestabile vento dell’emancipazione.
E oggi cosa pensano i giovani di allora? Quali successi duraturi ha portato il famoso decennio e quali effimeri?
Maria Luisa Semi è nata a Venezia, dove vive tuttora e dove ha sempre lavorato.
Notaio dal 1968 ha esercitato la professione per vari decenni, dapprima, per pochi mesi a Forno di Zoldo e successivamente nella sua città. È stata componente del Consiglio Notarile di Venezia negli anni Ottanta, socia dell’Ateneo Veneto, componente del Consiglio Accademico della medesima istituzione e del consiglio generale della Fondazione Venezia.
Ha scritto i romanzi Una bambina (2012), La petite fille et la guerre (2015), L’età della bellezza… si cresce (2017).
Ama profondamente Venezia e spera, senza troppe illusioni, che la sua città ritrovi se non i fasti, per lo meno la vivibilità dei tempi della sua infanzia.