RACCONTO DELLA PRIGIONIA
Traduzione e cura di Nicola Paladin
Ispirato alla tradizione delle captivity narrative puritane e pubblicato nel 1779, il racconto della prigionia di Ethan Allen, figura eroica della Rivoluzione americana, fu il secondo “best seller” d’America dopo Common Sense (1776) di Thomas Paine e uno strumento propagandistico a sostegno della causa dell’indipendenza delle colonie.
La fedele ricostruzione delle vicende, così come rivendicata da Allen, si unisce ad un’operazione retorica in cui l’autore si propone come modello di condotta patriottico per i ribelli. In questo testo, autobiografia e fiction si intrecciano, contribuendo a esaltare l’eroismo del protagonista e a demonizzare il nemico. Da un lato, la Narrative descrive con grande accuratezza le brutalità perpetrate dagli inglesi e le condizioni di vita inumane dei prigionieri di guerra statunitensi, presentando scenari inquietanti per il lettore dell’epoca e per quello odierno; dall’altro, Allen si autorappresenta come un esempio di virtù e abnegazione, finalizzato alla costruzione di un’identità nazionale in fieri.
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