NELLA TELA DI VISCONTI

NELLA TELA DI VISCONTI

€ 22,00

Nel mese di giugno dell’anno 1402,
due uomini a cavallo si inoltravano nel cuore di una foresta
tra le montagne dell’Italia centrale...

 

Opera prima di Upton Sinclair, Nella tela di Visconti è un romanzo storico pubblicato nel 1899 all’interno della rivista newyorkese The Argosy. Ambientato nell’Italia di inizio Quattrocento, il romanzo mette al centro l’accesa rivalità fra i Visconti di Milano e i Bentivoglio di Bologna, in un vorticoso scontro di forze e di astuzia per la conquista dell’Italia settentrionale, e con un susseguirsi incessante di colpi di scena e momenti di suspense.

Oltre a rappresentare un vero e proprio laboratorio creativo al servizio della futura carriera di Sinclair, Nella tela di Visconti intreccia le caratteristiche della narrazione storica a quelle tipiche del dime novel, il romanzo popolare statunitense di fine secolo, ritraendo l’Italia rinascimentale da una prospettiva americana in transizione, fra tradizione culturale e innovazione letteraria. Viene qui proposto nella sua prima traduzione italiana con testo a fronte.

Con testo inglese a fronte

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RACCONTI CREOLI

RACCONTI CREOLI

18,00 €

Traduzione e cura di Simone Francescato

«Bras-Coupé, dicevano, era stato, in Africa e sotto altro nome, un principe tra la sua gente...»

I tre racconti che compongono questo volume sono rappresentativi dell’opera di George Washington Cable e ne costituiscono probabilmente i momenti d’ispirazione più felici.

«La storia di Bras-Coupé» è cuore pulsante e centro nevralgico del romanzo The Grandissimes (1880), capolavoro della letteratura statunitense tardo-ottocentesca, mai tradotto in italiano. Ispirato a vicende storiche divenute leggenda popolare, il testo s’incentra sulla parabola di un principe africano deportato come schiavo nella Louisiana di fine Settecento e sullo scontro con la casta creola locale che lo condannerà a una terribile fine. Cable rielabora diverse fonti con magistrale ironia dando vita a una potente satira della società creola schiavista e celebrando, al contempo, la cultura e la creatività nere attraverso un indimenticabile protagonista.

«La piantagione Belles Demoiselles» (1879), considerato il lavoro migliore di Cable, viene qui proposto in una nuova traduzione. Il racconto ripercorre la storia familiare di un aristocratico piantatore e di un suo lontano parente di sangue misto, scorrendo ora amabile ora arguto fino all’evento sconvolgente che ridefinirà le posizioni dei due antagonisti. Parole toccanti, sorprendentemente semplici, trasformeranno la contesa in un incontro finalmente alla pari.

Infine, un’altra prima traduzione italiana. «La “casa stregata” in Royal Street» (1889) narra la “strana storia vera” di un edificio di New Orleans seguendone le vicende dal periodo prebellico fino alla Ricostruzione. La critica sociale di Cable trova qui la sua forza in un impianto realista, quasi da giornalismo d’inchiesta, dove hanno spazio anche il brivido del gotico, la verve della cronaca mondana e il fascino della descrizione topografica. Con questi strumenti Cable scandaglia il travagliato destino di una città che fu a lungo il centro del commercio degli schiavi nel Sud del paese.

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