Il Tempo non s'impara
L’omicidio di un bassista a un concerto rock è solo l’inizio di una sequenza di truculenti delitti nel panorama artistico locale.
Dove porteranno le indagini dell’ispettrice anticonformista che insegue l’ombra di suo padre?
Cosa troverà il filosofico batterista che dettava il tempo con l’amico assassinato?
Tra spettri di terrorismo e rifugiati veri, imprenditori annaspanti nel crac delle banche venete, nuove droghe letali, il caleidoscopico mondo musicale sta tra il panico e la paranoia.
Le risposte saranno semplicemente complesse, pietosamente crudeli, fragilissime e dure, senz’altro inattese, come il cambio di tempo alla fine di un brano. Come un giorno preciso dell’anno, memorabile per la conquista della luna, o sporcato dal sangue del G8 di Genova.
Stefano Masini è nato in Svizzera ma vive da sempre in provincia di Treviso.
Laureato a Venezia in Lettere Moderne ha trasmesso in radio private ed è stato per anni giornalista televisivo.
Ha realizzato video in ambito scolastico e diversi videoclip musicali.
Cantautore, ha raccolto i suoi brani nell’album “Dove non c’è nessuno”, uscito nel 2015.
Nel suo repertorio canzoni decisamente tinte di noir: “Confessioni di un serial killer”, “La peste”, “29 gennaio 1991” (ispirato all’efferato delitto della pasticcera di Roncade”, “Unabomber”, “La notte di Halloween”.
Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo Le scarpe dell’allenatore, un giallo ambientato nel mondo del calcio dilettantistico all’inizio degli anni 80. Nel 2017 ne riprende i personaggi Il beneficio del dubbio, in cui si racconta la scomparsa di una studentessa universitaria nel 1986, nelle settimane del disastro di Chernobyl.
Nel 2019 chiude la sua trilogia degli anni Ottanta Come ai nostri debitori, che si svolge in una radio privata nell’estate del 1989, a pochi giorni dal concerto dei Pink Floyd a Venezia, tra Aids ed eversione nera, zone grigie delle forze dell’ordine, presunti emulatori di un sanguinario passato.