Un pomeriggio intenso, ricco di progetti per il futuro e carico di emozioni

Pomeriggio intenso, ricco di progetti per il futuro e carico di emozioni. Al Tempio di Vibia Sabina e Adriano di Roma si è svolta ieri la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio “La letteratura delle radici”.
Il premio è organizzato dall’associazione Italian in Italy ETS , fondata e presieduta dal 1987 dall’esperta in glottologia e imprenditrice Pina Foti. L’associazione riunisce le più prestigiose scuole di lingua e cultura italiana per stranieri impegnandosi nella promozione della lingua e della cultura Italiana nel mondo.
La parola e il racconto – un tempo orale e in seguito scritto – sono gli strumenti attraverso i quali si tramanda, da una generazione all’altra, il patrimonio culturale e identitario. Il concetto di radici non riguarda esclusivamente i processi migratori ma, in senso più ampio e pregnante, considera la riflessione sul chi siamo in relazione ai luoghi e all’appartenenza a comunità che sviluppano pratiche condivise.
«Abbiamo voluto istituire questo premio – spiega Pina Foti – per sottolineare l’importanza che la lingua italiana ha nella quotidiana valorizzazione della nostra cultura nel mondo. Abbiamo scelto biografie, saggi e studi che raccontano di luoghi diversi, di percorsi di radicamento da una regione all’altra dell’Italia e di migrazioni all’estero».
La parola scritta, protagonista nel processo di costruzione e perpetrazione della cultura, è il fulcro sul quale si basa il premio dedicato alle storie e gli studi legate alla ricerca e la custodia delle radici individuali e collettive.

La giuria, presieduta da Francesca Vitelli, scrittrice e esperta di comunicazione, è composta da: Pina Foti, presidente associazione Italian in Italy, Ivana Jelinic (ad Enit), Salvo Iavarone (vicepresidente Confederazione degli Italiani nel mondo), Luigi Contu (direttore Ansa), Elisabetta Migliorelli (giornalista Rai), Donatella Gallone (giornalista carta stampata/web ed editrice), Rosa Musto (dirigente del Ministero Istruzione e Merito). Ne èFrancesca Vitelli ha inteso premiare le opere pubblicate da grandi e piccole case editrici ponendo attenzione al panorama editoriale italiano.

«La letteratura delle radici – sottolinea Francesca Vitelli – è nata quando gli esseri umani hanno avvertito il bisogno di condividere un patrimonio identitario e trasmetterlo alle generazioni successive perché in esso si riconoscessero, insieme con i miti fondativi concorre a creare le fondamenta su cui si costruiscono le civiltà».
Ha aperto i lavori l’assessore a grandi eventi, sport e turismo del Comune di Roma, Alessandro Onorato, cui sono seguiti gli interventi del sottosegretario al Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale Giorgio Silli (in video, come Luigi Contu), Ivana Jelinic, Salvo Iavarone, Pina Foti, dell’esperta di strategie di promozione turistica Stefania Frabotta e di Francesca Vitelli. L’incontro è stato moderato da Elisabetta Migliorelli.

Queste/i le/i premiate/i: per la categoria narrativa italiana, la biografia romanzata Flavia Amabile per “Elvira” pubblicato da Einaudi, Marco Cosentino e Domenico Dodaro per “Madame Vitti” edito da Sellerio, Luisella Dal Pra per “La libertà, e insieme il mio cuore” per ilmarchio editoriale Nutrimenti, Maria Gargotta per “I cancelli del tempo” prodotto da D’Amico editore e Silvia Pattarini per “Biglietto di terza classe”, pubblicazione lanciata da Gli scrittori della porta accanto.
Per la saggistica, il riconoscimento è stato assegnato a Elena Bonelli per “La canzone romana. La storia insolita e straordinaria della tradizione musicale di Roma. Da Balzani a Baglioni, da Venditti a Ultimo” per Newton Compton editori e per le riviste letterarie a “Oltreoceano” di Linea edizioni.

 

 

Roma/ Assegnati i premi per la letteratura delle radici: una manifestazione organizzata dall’associazione Italian in Italy

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