Tutto il Buono della Solitudine
Un libro che racconta storie di viaggio e di vita, di cadute e di risalite, passando attraverso nottate senza freni, cortocircuiti sentimentali, insofferenze e aspettative tradite, amici mai esistiti, terre di confine ed inverni artici, ricchezze di piombo e vite di gelo e ci consegna una forte convinzione: la fortuna, quella vera, le persone se la devono meritare. E se la devono costruire con le proprie mani e con il proprio sudore.
Vincenzo Cannarozzo
“Viaggio da sempre, per piacere e per lavoro e, tutte le volte che mi è possibile, cerco di raggiungere la mia meta percorrendo ogni palmo della distanza che mi separa, piuttosto che farmi recapitare da un aereo.
Il viaggio è la più affascinante chiave di lettura delle mie esperienze. È allo stesso tempo sfida, fuga, critica, introspezione, ricerca, confronto, socialità, solitudine, fatica fisica, vento tra i capelli, senso di impotenza e divertimento sfrenato.
Guido una Sporty 883 R a carburatore, una gloriosa Honda XL 600 Paris Dakar ed un numero imprecisato di moto ed auto, vecchie e nuove.
Faccio anche l’avvocato, esserlo è per pochi.
Di notte, sono per tutti Vinci TheDreamer.
Adoro Goldrake, il Valpolicella, Camden Town, i Gorillaz, Battiato, Piazza delle Erbe, la boxe, le luci soffuse, il mio Belstaff, l’electro-house, i film della Wertmüller e di Monicelli, Thomas Mann, il caffè americano, gli Alvarez, le sneaker vintage, i gialli svedesi, i libri di Baricco, il gelato al pistacchio, le donne sensibili e le debolezze degli uomini.
Sono diventato due volte padre, senza averlo messo in conto.
Continuo incessantemente la mia esplorazione di questo frammento spazio-temporale dell’universo. E non mi rilasso mai”.