Ormeggiata davanti al Palazzo dei Dogi, disegnata nelle piante, ritratta dai pittori nelle vedute del Bacino, una strana nave disalberata, coperta da un telone, si inseriva come una inquietante presenza nella quotidianità con il suo carico di condannati che vi dovevano trascorrere un periodo di addestramento. Non le serviva la vela perché le erano negati i lunghi viaggi. Doveva soltanto compiere brevi percorsi nei quali i prigionieri imparavano a remare prima del loro imbarco definitivo sulle galere dove avrebbero iniziato a scontare il tempo effettivo della pena.
Ma dall’inizio del ’700, alla ciurma dei galeotti sani e abili si aggiunsero anche dei pazzi furiosi e dei prigionieri ammalati. Le turbe della psiche e i mali del corpo cominciarono a contendere alla colpa quel vascello, tanto presente nelle immagini eppure così ignorato dalla trattatistica. Nel corso del secolo i casi aumentarono, costituendo la risposta improvvisata delle istituzioni all’insofferenza della città nei confronti della pazzia. Il rifiuto della devianza e della follia, che in altri Paesi aveva originato il grande internamento, a Venezia creò questo spazio ambiguo carico di antiche suggestioni che anticipò l’allontanamento e l’emarginazione totale nella dimensione insulare del Convento di Santo Spirito e dell’Ospedale Militare di San Servolo.
Nelli-Elena Vanzan Marchini, veneziana, specializzata in archivistica e paleografia, docente negli Atenei di Venezia, Vercelli, Padova, presidente del Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospedaliera del Veneto, ha fondato la “Collana di fonti per la Storia della Sanità” patrocinata dalla Giunta Regionale del Veneto. Ha pubblicato Le leggi di sanità della Repubblica di Venezia (voll. 5, Vicenza 1995-Treviso 2012), I mali e i rimedi della Serenissima (Vicenza 1995). Ha scritto molti saggi sul patrimonio dell’Ospedale Civile di Venezia, fra cui: La Scuola Grande di San Marco. I saperi e l’arte (Treviso 2001), Giuseppe Jona nella scienza e nella storia del Novecento (Treviso 2014). Ha trattato la storia delle epidemie in: Venezia e Trieste. Sulle rotte della ricchezza e della paura (Sommacampagna 2016) e Guardarsi da chi non si guarda. La Repubblica di Venezia e il controllo delle pandemie (Sommacampagna 2022). Sulla storia di Venezia ha pubblicato: San Servolo e Venezia. Un’isola e la sua storia (Padova 2004), Venezia civiltà anfibia (Padova 2009) e Le Terme di Venezia (Padova 2015).