Adriano insegnante di italiano in pensione, tra lontani ricordi e allucinazioni cagionate dalla malattia, ripercorre le tappe della sua vita ritrovando le persone che ne hanno fatto parte, condizionandola. In primis i nonni che, a tutti i costi, vollero allontanarlo dalla Calabria per farlo studiare a Torino, sua città di adozione, le donne che lo hanno amato e infine Savino, suo compagno di giochi dell’infanzia calabrese, dalla vita alquanto avventurosa. Nell’esistenza apparentemente piatta e banale di Adriano si cela però un segreto che avvolge le sue origini, un segreto collegato a un misterioso incidente stradale accaduto tanti anni prima ai genitori. È proprio per scoprire la sua vera identità che il protagonista, seppur malato, tornerà nella sua terra, la Calabria, alla ricerca delle risposte ai tanti interrogativi che affollano la sua mente, in un presente che si confonde con il passato senza risolverlo del tutto.
Luisio Luciano Badolisani, formatosi a Torino alla fine degli anni Settanta, è nato artisticamente come autore e interprete teatrale. Fm-play back, Ricordi sincronizzati e Ultimo atto sono alcuni dei suoi monologhi più significativi di quegli anni. Nello stesso periodo è stato interprete di alcuni videotape underground, diventati dei veri cult-movie degli anni Ottanta, come il Super 8 Barboni a vent’anni. In televisione ha preso parte allo sceneggiato Passioni, girato sulle colline torinesi, trasmesso da Rai Uno.
Ha svolto l’attività di critico teatrale per la rivista Sipario; per diversi anni è stato il responsabile dell’ufficio stampa di Assemblea Teatro – teatro stabile di innovazione – per la quale, tra l’altro, ha recitato negli spettacoli E il matto illuminò la notte e Pazze regine.
Ha lavorato nel film Tornare indietro, trasmesso recentemente dalla Rai, nel film Terrarossa e nella soap opera televisiva Vivere trasmessa su Canale 5. Ha pubblicato nel 2010 la raccolta di poesie e disegni Giochi senza parole e successivamente le opere di narrativa: Una rosa a dicembre – 2012; Il silenzio dei rimorsi – 2014; Torino uccide 1 e 2 – 2015/2016; Note d’acqua – 2017; Goccia – 2019.
Introduzione di Pierluigi Granata