I LIBRI SONO MAGIE PORTATILI

Dopo aver condotto il lettore tra gli arabeschi di Passaggi di Proprietà, Salvatore Enrico Anselmi abbandona la dimensione del romanzo con l’antologia di racconti Luci d’Ombra pubblicata da Linea Edizioni.

Anselmi non è uno scrittore convenzionale, non si accontenta di mettere in scena delle buone storie con dei personaggi credibili. La sua scrittura ha bisogno di ancorarsi alle parole giuste, cesellate come fossero frammenti ricavati da un materiale prezioso con cui comporre un’opera ancora più pregiata. La tradizione letteraria alla quale appartiene è quella dei padri fondatori della narrativa italiana, scrittori che usavano la pagina bianca per raccontare vicende umane profondissime, visioni suggestive della realtà, memorie e inquietudini. Una scelta ardimentosa, perché il rischio è quello di apparire come un autore fuori tempo massimo, distante anni luce dal gusto contemporaneo che sembra pretendere, sotto la dettatura dei social network, velocità e superficialità.

Tuttavia, se ancora esistono i cosiddetti lettori (e noi crediamo di si), quelli innamorati dei libri e del loro potere più nobile che li fa essere vere e proprie porte spalancate su altri mondi in cui specchiare il nostro, allora Luci d’Ombra può essere considerata un’operazione letteraria perfetta, che riconcilia con il piacere della lettura, dello sfogliare le pagine e lasciare che qualcosa dell’autore penetri nel nostro spirito per rimescolarlo, scuoterlo e indurlo alla riflessione…

 

Salvatore Enrico Anselmi: Luci d’Ombra. Linea Edizioni

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